Dolore muscolare tardivo
                    post esercizio eccentrico: 
                    incidenza sulla performance sportiva 
                    e relativo  trattamento. A review.
                  Rosario D'Onofrio1 - Pasquale Tamburrino4 - Vincenzo Manzi1,2 - Stefano D'Ottavio1,3 
                    1 Università  degli studi di Roma Tor Vergata, Corso di Laurea in Scienze Motorie
                    2 Virtus Basket Lottomatica Roma
                    3 Federazione Italiana Giuoco Calcio,Settore Giovanile e Scolastico,
                    4 Libera Associazione Medici Del Calcio
                  
                  Il dolore muscolare post esercizio eccentrico
                  L’esercizio eccentrico, nella pratica sportiva agonistica, provoca “turbolenza ed affaticamento muscolare ” 2,3 e un dolore muscolare tardivo, definito DOMS. (Delayed Onset Muscle Soreness ) 1 
                    Per Miles 5 il DOMS è descrivibile come “la sensazione dolorosa d'iperestesia, di dolore profondo e rigidità muscolare “che comincia alcune ore dopo l'esercizio con marcate lesioni muscolari,  soprattutto a livello delle fibre di tipo II.
                    A seconda il livello di intensità dell'esercizio esso produce graduale lesioni del muscolo, a livello della striatura Z, a livello delle fibre e a livello delle miofibrille.
                    Dopo che il danno iniziale, meccanico, al muscolo è conclamato, vi è una risposta secondaria che conduce all’ulteriore lesione e questa dovuta al processo infiammatorio. 8
                    L'entità, del dolore, (Tab. 1) va secondo alcuni autori 6 ,7 da un leggero disagio muscolare ad un indolenzimento massimo tale, da limitare l'attività muscolare ed articolare. 
                    Il dolore espressione dell'esercizio, eccentrico è maggiormente localizzato ed evidenziato nella zona della giunzione muscolo-tendinea. È utile ricordare che la regione tendinea risulta essere il punto più debole dell'apparato muscolare. 5
                    Questo potrebbe essere spiegabile ipotizzando che le fibre muscolari in questa regione hanno un orientamento più obliquo e quindi vengono maggiormente sollecitate, rispetto al resto dell'apparato muscolare, durante una contrazione muscolare. 1 
                    L'insorgenza sopraggiunge dopo circa 8-24 ore, per avere un picco massimo, dopo 48 - 96 ore post esercizio. La normalizzazione dei valori si avrà orientativamente intorno al 7 - 10° giorno. 21 
                    Tra l’altro, la natura prolungata di questi sintomi indica, che il processo di  riparazione del danno a carico dei tessuti molli, è un processo clinico che si sviluppa lentamente.
                    Dannecker 28, riporta  che nelle donne l'intensità di dolore muscolare DOMS indotto da  un training di resistenza eccentrica e misurato dopo 48h, è minore rispetto agli atleti maschi. Non vi sono  differenze tra i sessi  per quanto riguarda  la soglia del dolore riferita  alla digitopressione.
                    Bisogna tener presente, però, che “quando lo stiramento eccentrico è preceduto da una attività concentrica segue un ritardo nell'avvertire  il dolore muscolare”. 4 
                    Clarkson 11 ha evidenziato che anche lievi esercizi isometrici possono provocare anche un dolore muscolare tardivo, ma notevolmente ridotto. Così, recenti studi hanno suggerito che pre-esercizi concentrici incrementano l'irritabilità  muscolare   e il  danno muscolare che segue  un esercizio eccentrico. 
                  
                    
                  Tab. 1 - La Likert Scale of Muscle Soreness: appresentazione del dolore   muscolare passate 12 ore dal training
                  Effetti sulla performance 
                    Gli “effetti collaterali” post esercizio eccentrico, sono ricollegabili non solo al dolore, ma principalmente a riduzioni dei valori di forza massima isometrica, della flessibilità, del range articolare.
                    Il dolore presente alla palpazione del muscolo è associato al gonfiore che incrementa la pressione intramuscolare, riducendo così anche l’apporto ematico. 11,12,17
                    La  riduzione dei livelli di  forza probabilmente è causata da lesioni muscolari a livello dei sarcomeri, quando  durante la contrazione eccentrica, sono violentemente allungati.
                    Saxton 42 ha osservato, che al DOMS post esercizio eccentrico, è seguita anche una riduzione della capacità del controllo neuromuscolare, cosi come sono state osservate alterazioni della coordinazione muscolare.
                    I valori di forza massima presentano un decremento, orientativo, pari al 50 - 60% dei valori massimi di riferimento, immediatamente post - esercizio. 18
                    La durata della riduzione dei livelli di forza è in relazione alla strutturazione del lavoro eccentrico, e può richiedere  un minimo di  8 - 10 giorni per un recupero dei valori baseline.  43
                    Evans 44 ha osservato un significativo decremento del picco di forza eccentrico isocinetico (test a 60° /sec) dei flessori del gomito e più precisamente il calo dei livelli di forza è inquadrabile in:
                  • a   0 ore il    43%
                    • a 24 ore il    38%
                    • a 48 ore il    32%
                  da evidenziare  che in 14 giornata i valori del picco di forza erano rientrati  ai livelli normali.
                    Per  Nelson et al, sono sufficienti 15 min. di corsa in discesa, per provocare un dolore muscolare tardivo con i relativi cambi funzionali e morfologici associati. 
                    Sempre per lo stesso autore è evidenziabile, tra l’altro un decremento  dei valori di forza isometrica. 25 
                    Si ipotizza 14 che il decremento  dei valori di forza sia in relazione ad un aumento della  produzione di radicali liberi così come è stato riportato da biopsie  muscolari e che la percentuale di resintesi del glicogeno muscolare è ridotta dopo esercizio eccentrico se questo è comparato ad  un esercizio concentrico. Il decremento del glicogeno decresce dopo l'esecuzione di esercizi eccentrici, anche durante la fase  di recupero dopo una dieta ricca di carboidrati, che comunque  non è in grado di ristabilire le  giuste riserve di glicogeno muscolare. 
                    Per ultimo ci riserviamo di evidenziare che una inadeguata somministrazione di  carboidrati,dopo un decremento del glicogeno dovuto ad esercizio eccentrico, non sembra esacerbare DOMS e i sintomi  ad esso associati. 25 
                    È utile ricordare che - secondo gli autori 25  - il decremento delle scorte di glicogeno, possono predisporre l’apparato muscolare ad una più rilevante lesione, relativa alla esecuzione di esercizi eccentrici.
                    Secondo Newham D.J. 13 la distribuzione del DOMS è più rilevante in corrispondenza della giunzione muscolo - tendinea, componente anatomica particolarmente esposta al danno meccanico. 13 
                    Tra l'altro è stato mostrato che l'esecuzione di  esercizi eccentrici  provoca  un accorciamento o uno status di contrattura dei muscoli interessati che potrebbero essere, tra l'altro responsabili del DOMS o comunque il fattore predisponente di infortuni muscolari.
                    L'introduzione 40 di un esercizio aerobico, per 20 minuti al  50% della  FC max effettuato a  3, 24, e 48 ore post  esercizio  eccentrico,  non allevia il  DOMS e non provoca riscontri positivi sulla risoluzione dei deficit di flessibilità spesso associati al  DOMS.
                    Sempre sui deficit funzionali associati al DOMS, MJ Cleak 26 fece effettuare a 26 giovani donne, di età media 21.4 ±3.3 anni, 70 ripetizioni massime  eccentriche dei flessori del gomito su una pulley machine, appositamente disegnata per questo studio. 
                    Furono prese in esame, le misure di indolenzimento, rigidità, gonfiore muscolare e forza isometrica, sia immediatamente dopo l’esercizio, che  a 24-h ad intervalli per un totale di 11 giorni. L’arto controlaterale fu usato come controllo. 
                    Si evidenziò che tutti i parametri esaminati, ritornarono a livelli baseline dal 11° giorno ad eccezione del picco di forza massima isometrica, i cui parametri rimanevano ancora inferiori (P <0.01).
                    Si evidenziò una correlazione non-significativa tra dolore e forza isometrica. Non si evidenziava nessuna  correlazione, invece, tra gonfiore ,range articolare e dolore.
                    La perdita di forza è considerata particolarmente importante e il decremento rimane, evidenziandosi anche quando il DOMS, gonfiore e la rigidità muscolare, sono scomparsi.
                    Tutto questo, ha implicazioni importanti nella gestione terapeutica di alteti/pazienti con patologie muscolo - tendinee  o di quelli che effettuano esercizi eccentrici durante il training riabilitativo. 
                    Interessanti le riflessioni  proposte da Gleeson N. 27 sulla possibilità, di ridurre la gravità del dolore, del danno muscolare e dei livelli di forza, attraverso una serie di esercizi effettuati precedentemente al training eccentrico. 
                    La ricerca ruotava intorno a 4 uomini e 4 donne, età media 21.1 (0.8) anni),  che seguirono un programma  di training  concentrico di quattro settimane.
                    La muscolatura dei flessori del gomito, del braccio non-dominante, fu allenata al 60% di 1RM concentrica, tre volte alla settimana, incrementando la percentuale di carico fino al 70% dalla 3  settimana.
                    Dopo tre giorni di recupero, i partecipanti effettuarono 50 massime contrazioni isocinetiche eccentriche su entrambi  le braccia. 
                    La forza, la circonferenza del  braccio e l'indolenzimento sulla estensione e flessione attiva del gomito furono registrati immediatamente all’esecuzione dell' esercizio eccentrico, un’ora dopo, ed ad intervalli di 24 ore per tre giorni.
                    Un training concentrico effettuato  prima di un lavoro eccentrico, incrementa la gravità degli effetti indotti dall’esercizio eccentrico. 27
                    L'inclusione di un condizionamento concentrico anche in programmi riabilitativi, per esempio nell'ambito del trattamento del jumper’s knee, o delle tendinosi dell’achilleo, tende ad esacerbare la gravità del dolore e del  danno muscolare da contrazione eccentrica.
                    Il Temple University Biokinetics Research Laboratory 29 determinò il modello temporale dell’effetto di un  esercizio eccentrico sul dolore e sulla  debolezza muscolare (decremento di forza) associato al DOMS. 
                    I soggetti 16 maschi e 15 donne (età 24.59 ± 4.42 anni, altezza = 171.71 ± 7.81 cm, peso = 73.00 ± 11.20 kg). 
                    Gli atleti completarono 2 serie, di esercizi eccentrici,identici, separati da 6,7,8, e 9 settimane. Dopo il riscaldamento  effettuato  attraverso ripetizioni eccentriche: a) submassimali (numero 5 ripetixzioni) e  b) massimali (numero 4 ripetizioni)
                    L'esercizio tipo 1, effettuato  in  5 sets  di 50  ripetizioni massimali eccentriche dei muscoli estensori del polso con  60-secondi  di recupero tra le  serie.
                  
                  
                  Fig. 1 - Media del dolore percepito (cm) nella serie degli esercizi di tipo 1 (2,13±75) e nella serie degli esercizi  tipo 2 (1,68±62). Significativamente il dolore era minore per l'esercizio serie 2 rispetto all’esercizio serie 1.
                    (M  A. Cleary,* I F. Kimura,Temporal Pattern of the Repeated Bout Effect of Eccentric Exercise on Delayed-Onset Muscle Soreness J Athl Train. 2002 March; 37 (1): 32-36)
                  
                    
                    Fig. 2 - Media del dolore percepito (cm) a 0 ora (2.91±1.07) a 24 ore (2.53±83)  a 48 ore (2.56±57) e 72 ore (1.43±81).
                    
                  
                    
                    Fig. 3 - Media del dolore percepito (cm) nella 6a, 7a, 8a, e 9a settimana. Decremento del dolore percepito (P<0 ,05) 
                      fu trovato nel gruppo delle 9 settimane rispetto alle altre settimane.
                      
                      
                    Le caratteristiche di fisiologiche di DOMS, in termini di percezione del dolore furono misurate immediatamente prima  a  0, 24, 48, e 72 ore dopo ogni serie  di esercizio eccentrico.
                    I soggetti ritornarono in laboratorio  a  6, 7, 8, o 9 settimane dopo il primo  turno iniziale di esercizi, per ripetere un 2° esercizio, identico per contenuti  a quello precedente. 
                    La post analisi  rivelò  che il  dolore  percepito era significativamente  minore per il gruppo di 9-settimane  rispetto al  gruppo di 8 settimane di training. 
                    Significativamente il dolore era minore  per l’esercizio di tipo 2 (Fig. 1)
                    La percezione del dolore era significativamente maggiore con un picco a 0 ore e decremento post esercizio a 24, 48 ore con il DOMS risolto a 72 ore (Fig. 2) .
                    Un lavoro muscolare di tipo eccentrico eseguito 9 settimane prima di iniziare un nuovo programma sempre eccentrico, può ridurre il successivo dolore muscolare tardivo e la consequenziale  “debolezza muscolare”.
                    Byrnes et al 30 trovarono che ripetendo una serie di corse in discesa, sul tredmill, a 170 batt/min. per 45 min. eseguite a 3 e a 6 settimane, si evidenziava un minore indolenzimento muscolare  nel secondo turno di training eccentrico se comparato col primo training di esercizio eccentrico.
                    Il disagio post esercizio acuto associato con il DOMS è molto probabilmente riferito ai cambiamenti strutturali e biochimici.
                    Gli effetti del DOMS sono alleviati quando si fa precedere il training eccentrico, da un altro “esercizio che produce dolore” simile al precedente. 30,31,32
                    Uno studio recente 45 ha indagato gli effetti della vitamina E (tocolerolo ) sulla performance. Il lavoro scientifico,preso in considerazione, ha evidenziato l’azione antiossidativa e l’importante ruolo nella prevenzione del danno recato dai radicali liberi, dalla vitamina E.
                    Integrazioni quotidiane con 100 a 200mg di vitamina E sono consigliate per gli atleti che praticano sport di resistenza. L’effetto del tocolerolo  viene inattivato dalle  somministrazioni di  ferro. Pertanto è essenziale che integrazioni a base di Ferro, non vengano assunte in concomitanza alla vitamina E, ma  somministrate ad almeno 10-12 ore di distanza. 
                    Se ferro inorganico e vitamina E vengono prese insieme, diminuisce l'assorbimento di entrambi. Così è preferibile assumere dosi di ferro 8 - 12 ore dopo la vitamina E .
                    Si prospetta l’ipotesi che la somministrazione di creatina, può proteggere il muscolo dal decremento di forza, dalle lesioni consequenziali al DOMS e contro le molte patologie a carico dell'apparato  muscolo scheletrico. 33 
                    Un recente studio 34 rileva che il 13% di tutti gli atleti universitari americani, usa  integrazioni di creatina. Supplementari integrazioni di creatina, danno  luogo ad un aumento di peso riferito a ritenute idriche che possono impedire una ottimale performance.36,37 
                    Comunque, esiste una popolazione  considerevole di autori che afferma che una somministrazione addizionale di creatina comporterebbe una maggiore incidenza delle lesioni muscolari.35
                    In ogni modo non c'è nessuna ricerca, che sostiene ampiamente che queste argomentazioni siano scientificamente attendibili, anzi, ci sono dati preliminari, che mostrano un decremento dell’incidenza delle lesioni muscolari fra i giocatori di football americano che prendono  integrazioni di creatina. 38 
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                    A  comparision of massage and sub - maximal  esercise as warm - up protocols  combined 
                    With a stretch for vertical jump performance
                    J. of Sport Sciences 20(1) 48 - 49 -2002
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