
UN
NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO NELLA PATOLOGIA TENDINEA
M. Muratore, F. Calcagnile, E. Quarta
U.O. Reumatologia Ospedale Galateo San Cesario di Lecce
Introduzione
I tendini e le aponeurosi sono costituiti da connettivo
denso. Le fibre collagene che compongono il tendine sono
riunite in piccoli fasci che, successivamente si dividono
in fibrille di minore entità. Il tendine, pertanto
è costituito per circa il 90% da collagene di I tipo,
per il 4% da elastina ed il resto da altre importanti macromolecole
( fibrillina, laminina, proteoglicani, aminoacidi…).
In relazione alla loro fisiologia ed alla loro funzione
di trasmissione delle sollecitazioni muscolari sulle strutture
scheletriche si rende evidente come i tendini siano particolarmente
resistenti ma, anche, facilmente preda di insulti traumatici
e/o microtraumatici o deficit nutrizionali essenziali. In
questo studio si è voluto prendere in considerazione
le “tendinosi”, quale processo degenerativo
iniziale, per verificare se il solo trattamento con FANS
o, invece,l’aggiunta di microelementi costitutivi
essenziali ( EUTEND) sia in grado di ripristinare la fisiologia
del tendine determinando un miglioramento del quadro anatomico
e, quindi, funzionale. Nel nostro studio è stato
valutato il tendine del sovraspinoso che presentava fenomeni
di tipo degenerativo in fase flogistica, con aspetti ecografici
di tendinosi ( aumento di volume ± disomogeneità
ecostrutturale corrispondenti alle aree di degradazione
del collagene ad opera di proteasi come la collagenasi e,
successivamente, gelatinasi e stromelisina).
Materiali e metodi
In questo studio sono stati arruolati 31 pz , di cui 19
maschi e 12 donne, di età media di 54aa ±
8, affetti da “periartrite scapolo-omerale”,
in cui era presente un coinvolgimento flogistico del sovraspinoso.
Sono stati suddivisi in due gruppi: Gruppo A, costituito
da 9 maschi e 6 donne, messi in trattamento con Diclofenac
75mg x 2/die per 20gg. Gruppo B, costituito da 10 maschi
e 6 femmine, in terapia con Diclofenac 75mg x 2/die per
20gg ed EUTEND buste ( 1x2 al di per 30gg, poi 1/die x 2
mesi ). A tutti è stata eseguita una ecografia a
T0, a T1 (dopo 1 mese) e T2 (dopo 3 mesi) utilizzando Ecografo
DIASUS. Veniva eseguita una valutazione clinica a T0, T1
e T2 con esame della Scala Visu-Analogica (VAS) e valutazione
funzionale spalla con test USRS ( UCLA Shoulder Rating Scale:
2-35).
Risultati
Al controllo T1 (dopo un mese), si rilevava un miglioramento
clinico significativo, evidenziato sia da una riduzione
della VAS che da un incremento del punteggio medio della
USRS in entrambi i gruppi A e B. L’esame ecografico
evidenziava, inoltre, una riduzione della ipoecogenicità
in sede inserzionale del tendine, quale segno di efficacia
della terapia antinfiammatoria. Alla valutazione in T2 (dopo
3 mesi), nel Gruppo A, in 5 pazienti vi era stata una riacutizzazione
della sintomatologia dolorosa e funzionale e, in media,
un peggioramento del quadro funzionale USRS, sia rispetto
a T1 che al Gruppo B, anche se tale differenza non era statisticamente
significativa. Nel Gruppo B, invece, persisteva, in tutti
pazienti, il quadro funzionale rilevato in T1, sia come
VAS che come USRS. L’esame ecografico evidenziava
nel Gruppo B un miglioramento del quadro tendinosico, con
un aspetto meno disomogeneo del tendine, minor numero di
aree ipoecogene nel corpo tendineo ed un ristabilimento
della regolare struttura fibrillare non così evidente
nel Gruppo A, a conferma che l’aggiunta di microelementi
costitutivi essenziali in terapia può avere un ruolo
nel ripristino della “qualità” del tendine.
Conclusioni
Sembrerebbe che l’aggiunta di microelementi costitutivi
essenziali, migliorando la qualità dei tendini, riduca
gli episodi di riacutizzazione algici, così come
evidenziato dai vari test di funzionalità e/o valutazione
del dolore (USRS, VAS). In conclusione EUTEND può
essere considerata una vera e propria terapia di fondo per
le patologie degenerative tendinee, anche se necessitano
ulteriori e più ampi studi longitudinali anche in
altre patologie in cui è presente la degenerazione
tendinea (diabete ecc.) per confermare tale evidenza clinico-strumentale.
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